Cerimonia
Ci sposeremo nella Chiesa di Santa Maria ai Monti. Adoriamo questa Chiesa perché insieme alla mitica “piazzetta” rappresenta il centro ed il cuore del primo dei Rioni di Roma e la Madonna dei Monti è considerata la patrona del quartiere.
Per noi questa Chiesa e questo punto della città in particolare sono davvero speciali in quanto rappresentano il posto dove Francesca è nata e il luogo dove, per tanti aspetti, è iniziata la vera fase romana di Marco! Adoriamo anche il fatto che qui si respira un’aria di paese, ci sono ancora le vecchie botteghe artigiane e i mercati (anche se, purtroppo, sempre meno) e ci si sente subito a casa. Siamo sicuri che vi innamorerete di questa meravigliosa finestra sul centro di Roma e della splendida Chiesa, della quale segnaliamo la cupola e il magnifico organo!
Di seguito trovate un pò di storia, buona lettura!
La chiesa di Santa Maria dei Monti (detta anche Madonna dei Monti o Santa Maria ai Monti), si trova al centro del rione Monti ed è una di quelle chiese-gioiello, non molto nota e spesso dimenticata dai romani, erede di una storia lunga e di una ricchezza spirituale straordinaria. Nel luogo in cui sorse la chiesa vi era un antico monastero del XIII secolo che ospitava una comunità di Clarisse. All'inizio del XV secolo in una sala del monastero fu affrescata l'immagine della Madonna con il Bambino e alcuni Santi. Quando la comunità delle Clarisse abbandonò il complesso, le sale del monastero furono adibite sia ad abitazioni che ad altri scopi e addirittura una, come la sala dell'affresco, fu utilizzata come fienile. Ma proprio lì, davanti a questa immagine, un giorno di aprile del 1579 l'edificio fu interessato da numerose scosse, simili ad un terremoto e tutti gli abitanti pensarono fosse infestato dagli spiriti. Si udì anche una voce che pregava di non far male al bambino: a parlare era stato l'affresco rappresentante la Vergine con il Bambino, rinvenuto in una cavità di un muro. La notizia, naturalmente, si sparse per tutta Roma, richiamando un gran numero di persone. Iniziarono a verificarsi guarigioni miracolose e il ripetersi dei miracoli e la gran folla che ogni giorno si accalcava dinanzi alla casa, convinsero papa Gregorio XIII a far rimuovere l'affresco e a dare incarico a Giacomo della Porta, che aveva già portato a compimento la costruzione della chiesa del Gesù, iniziata da Jacopo Bartozzi, detto "Il Vignola", di costruire la chiesa di Santa Maria ai Monti, ove custodire l'immagine miracolosa della Vergine con il Bambino. La Chiesa di Santa Maria ai Monti fu la seconda chiesa dell'Ordine dei Gesuiti dopo la chiesa del Gesù, ed anch'essa, come la precedente, costituì il modello sul quale furono costruite migliaia di altre chiese in tutto il mondo, anche grazie al talento ed al genio inventivo di Giacomo della Porta, che diede un impulso decisivo allo sviluppo del barocco romano di chiese e palazzi.
La facciata della chiesa, restaurata nel 1991-1992, è ispirata al Gesú, realizzato dallo stesso architetto. È su due ordini di pilastri corinzi, collegati tra loro da volute. Sopra il portale c'è un'iscrizione dedicatoria e ai lati nicchie votive. I lavori furono continuati da Carlo Lombardi e Flaminio Ponzio. Risalgono a questo periodo le statue del 1599 di Giovanni Anguilla con i quattro profeti maggiori dell'Antico Testamento che si trovano nelle nicchie della cupola. L'abside è stata decorata da Giacinto Gimignani e Cristoforo Casolani. Quest'ultimo ha anche dipinto gli affreschi dei quattro evangelisti che si trovano nella cupola e gli affreschi del soffitto che rappresentano l'Ascensione, Angeli e Dottori della chiesa. In ognuna delle otto sezioni della cupola sono rappresentate scene della vita della Beata Vergine di vari artisti, mentre nelle volte e negli archi delle cappelle ci sono stucchi rappresentanti angeli opera di Ambrogio Buonvicino. San Benedetto Giuseppe Labre, che morì nelle vicinanze nel 1783, è sepolto nel transetto sinistro, sotto un altare. Nella chiesa c'è un suo ritratto opera di Achille Albacini (1892). Le cappelle di sinistra contengono lavori di Durante Alberti (Annunciazione), Cesare Nebbia (Adorazione dei Magi ed Il sogno di San Giuseppe), e Girolamo Muziano (Natività). La prima cappella a destra contiene un dipinto della Madonna con bambino e San Carlo Borromeo, e scene della vita di San Carlo Borromeo opera di Giovanni da San Giovanni.